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Where is Melissa?

Where is Melissa?

Andiamo alla scoperta di un blog che ci farà scoprire le bellezze della campania e della penisola italiana attraverso lo sguardo romantico di Melissa che cerchiamo di conoscere un pò meglio grazie all'intervista che ci ha gentilmente concesso.

 

 

Come ti chiami? Quando e dove sei nata?

Eccomi, mi presento: sono Melissa e sono nata a Napoli. Vivo da anni in un piccolo paese di provincia a pochi passi dal mare, precisamente a Lago Patria.

Cosa fai nella vita oltre a viaggiare per il mondo?

Oltre a viaggiare mi occupo di giornalismo culturale e di viaggio. Collaboro come freelance con diverse testate del settore sia cartacee che online.

Che formazione hai e perchè l’hai scelta?

Ho alle spalle una formazione umanistica, nonostante un diploma di liceo scientifico. Ho poi intrapreso la carriera giornalistica conseguendo il tesserino nazionale dell’ordine. E’ stato un percorso abbastanza naturale e direi che sia stato lui a scegliere me e non il contrario!

Come nasce la tua passione per la scrittura?

La mia passione per la scrittura nasce con me. Scrivo da quando ho memoria e sicuramente essere appassionata di lettura mi ha aiutato molto in questo. Credo che scrivere rappresenti un tipo ben preciso di arte: al pari delle altre, riesce a catturare le emozioni e a trasportare chi legge in un’altra dimensione.

Come e perchè è nata l’idea di aprire un blog?

Da qui si capisce come sia nata l’idea per il mio blog. Ad un certo punto ho sentito l’esigenza di avere un mio spazio on line sul quale scrivere liberamente e sul quale raccontare le mie esperienze di viaggio un po’ diverse rispetto a quelle tradizionali. Ho scelto di raccontare della mia terra, la Campania, e della penisola italiana perché credo siano dei luoghi tutti da scoprire e con tanto da dare che non hanno nulla da invidiare all’estero.

Quali capacità e competenze deve possedere un travel blogger?

Un travel blogger oggi, con tutta questa concorrenza, deve necessariamente essere autentico ed essere specializzato su una o due mete in particolare. Bisogna fornire ai lettori un buon motivo per tornarci a trovare e trattare di una meta in particolare secondo me fa la differenza. Poi bisogna essere in grado di creare contenuti di qualità, scrivere in ottica SEO, essere sempre presenti sui social, saper scrivere bene in italiano (e no, non è così scontato), proporre sempre foto originali e di qualità, continuare sempre ad aggiornarsi e pubblicare spesso.

Cosa ti soddisfa maggiormente di quest’attività?

La cosa che più amo di questo lavoro è la libertà di poter gestire il proprio tempo, ma anche i rapporti umani che si vengono a creare una volta a contatto con le realtà locali. Per esempio nel 2018 ho avuto modo di innamorarmi di una Puglia che non conoscevo e tante persone mi sono rimaste nel cuore.

Qual’è l’esperienza che in viaggio ti ha dato maggiori soddisfazioni?

Il mio viaggio a cavallo attraverso il Parco Nazionale della Majella nel 2016. Cinque giorni a contatto con la natura e sempre in sella, 151 km percorsi in totale, si dormiva nei boschi in tenda e si respirava libertà. Una sensazione unica, mai più provata.

Che tipo di viaggiatrice ti consideri?

Sicuramente una viaggiatrice anomala. Non mi piacciono le mete scontate, non amo i posti affollati e le grandi città. Preferisco un viaggio lento che mi permetta di scoprire davvero il territorio con la sua cultura, le sue tradizioni, il suo cibo e le sue bellezze naturalistiche.

Consigli i viaggi in solitaria? Perchè?

I viaggi in solitaria li consiglio sicuramente perché sono un bel modo di mettere alla prova se stessi. Tuttavia credo che la scelta della località da visitare debba esser fatta con cautela. Purtroppo non tutti i luoghi sono adatti a un viaggio in solitaria, soprattutto in questo particolare periodo storico, e bisogna prestare attenzione.

Credi che oggi, ci sia in qualche modo un’influenza dei social sul modo di viaggiare?

Assolutamente sì, nel bene e nel male. Dico questo perché non sempre è tutto oro quello che luccica. I social molto spesso non rappresentano la realtà e possono dare un’idea sbagliata del viaggio e della meta. Se utilizzati bene, invece, sono davvero un valido alleato per il nostro lavoro.

Che progetti hai per il tuo futuro?

Per il futuro ho tanti progetti. Per il momento per i prossimi due anni sarò impegnata con un corso dedicato al turismo 4.0 presso una fondazione ITS della mia città. Sto studiando per diventare Tecnico Superiore per la promozione e il marketing delle filiere turistiche e delle attività culturali. Promuovere il territorio esclusivamente tramite lo storytelling mi iniziava ad andare un po’ stretto, mi andava di fare di più e di potermi occupare di un territorio a 360 gradi. Spero di diventare presto una professionista del settore e di occuparmi dell’ideazione di itinerari, di marketing e comunicazione e della creazione di destinazioni turistiche.

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